26 dicembre 2006

Grazie, Gino

Ci ha lasciati il 24 dicembre Gino D'Antonio. Un piccolo, virtuale omaggio a uno dei più grandi autori del fumetto mondiale, e un enorme, sincero ringraziamento da parte di chi tanto ha imparato dal suo stupendo lavoro.

On December 24th Gino D'Antonio passed away. He was well renowned especially in Italy, but his worth as author was worldwide deserving.

Gino D'Antonio nous a quitté le 24 décembre. Il était bien connu surtout en Italie, mais il était un auteur de qualité mondiale.

20 dicembre 2006

Ci siamo - Here we are - Nous voilà

È con un po' di emozione che scrivo queste righe. Sono già passato per l'esordio... ma questa è un'altra cosa, perché Underskin è mio. Solo mio (e di Massimo of course...). E scusate se non ho più molto tempo per aggiornare il blog (anche se aggiorno regolarmente, per ovvi motivi, il blog ufficiale di Underskin), ma non ho molti altri spazi liberi al di là del lavoro. In ogni caso, eccoci qui. Quella che vedete qui accanto è la copertina ufficiale del n.4 di Shogun Mag, il numero in uscita il 5 gennaio su cui esordirà la serie. In qualità di nuova serie, abbiamo avuto l'onore anche dello "strillo" in copertina.
Al momento, Massimo ha concluso il secondo capitolo e io sto lavorando al quarto. E avanti così. Sono felicissimo, perché dopo tanto penare la fortuna per una volta è stata dalla mia parte e posso dire persino di sentirmi un privilegiato. Già, perché poter scrivere e pubblicare con una simile continuità è privilegio riservato a pochissimi "eletti".

E poi si inizia a parlare della storia anche in Italia, con anteprime e pre-recensioni su siti di rilevanza nazionale, come il Corriere della Fantascienza, o il sito della Panini, o sul blog de L'Elite. Un sentito grazie a tutti.

13 ottobre 2006

Voilà, signé !

Ammetto che fatico ancora a crederci io stesso. Non mi sembra vero, eppure lo è. Da ieri sono un Humanoïde. Ho appena firmato un contratto di edizione con Les Humanoïdes Associés. Storica, importante casa editrice francese. Fatico a crederci, anche perché è successo tutto così velocemente, quasi casualmente. E anche la Fortuna, c'ha messo lo zampino.
Lavorerò in coppia con Massimo Dall'Oglio. Un disegnatore fenomenale (e lo potete vedere da soli...), e un ragazzo super.
Qui potete vedere le due tavole che sono servite come "test" definitivo per la parte riguardante i disegni. Non male, vero? E vi assicuro che Massimo sta migliorando costantemente pagina dopo pagina, sempre più bravo.
Anche io ho dovuto fare le mie "prove d'ammissione", ma sinceramente credo che gran parte del merito vada a Massimo. Lo dico senza alcuna piaggeria. Lo penso veramente. Per questo lo ringrazio di cuore.
Lui, e Guillaume Dorison, il caporedattore/curatore/supevisore della rivista e della collana su cui pubblicheremo Underskin (Sottopelle), questo il titolo (per ora non definitivo, ma probabile) della nostra storia. Lui ha creduto in me, nel mio lavoro, e di questo lo ringrazierò sempre.
Underskin sarà un vero e proprio "manga", sia nello stile grafico e narrativo, sia nel formato, poiché sarà pubblicato a puntate di 30 pagine mensili sulla neonata rivista Shogun Mag e in seguito raccolto in volumi di 120 pagine circa. Pero ora quindi, se vorrete leggerlo, dovrete farlo in francese... ma chissà, forse, un domani, se saremo bravi e fortunati...
E io, da oggi, dovrò iniziare a scrivere su questo blog anche in francese. ;)

Pour moi c'est un rêve. Vraiment. Je viens de signer avec Les Humanoïdes Associés. Avec Massimo Dall'Oglio nous publierons l'histoire qui s'appellera Underskin, tout d'abord sur le magazine Shogun Mag et en suite en volume.
Je dois remercier Massimo aussi bien que Guillaume Dorison, car il a cru en moi. Si vous le souhaitez, écrivez-moi. A bientôt !

09 ottobre 2006

Romics 2006

Brevi note e considerazioni, in ordine sparso. Giunti alla 6^ edizione del "Festival del Fumetto e dell'Animazione", forse sarebbe il caso di cambiargli nome. Io opterei per "Fiera/Mercato". Lo dico senza alcun tono polemico, ma solo perché è facile e palese constatare che del "Festival/Salone/Mostra" c'è ormai ben poco. Gli editori, che in una manifestazione del genere dovrebbero costituire il "pezzo forte", non ci sono; ce n'erano cinque (un po' pochini, no?): Panini, Play Press, Grifo, Tunué e Italycomics. Continuano a latitare, e penso che se non verrà cambiato il periodo in cui far svolgere l'evento, le cose neanche cambieranno mai: troppo vicino a Lucca, troppo. Farla in primavera? No?
Oppure chiamarla "Forum", perché in fondo, per ciò che riguarda incontri, conferenze e seminari vari, quelli ci sono, numerosi e di buon livello. Dicono ci sia stato il record di affluenza: 50.000 visitatori. Vero, probabile; io sono stato sabato, e c'era davvero tantissima gente (e infatti si faticava a camminare). A dimostrazione del fatto che, il fumetto, checché se ne dica, attira e coinvolge ancora tanta gente. Dato ancor più clamoroso, se si considera che l'evento: 1) è stato pubblicizzato meno del solito (almeno da quanto ho potuto vedere); 2) veniva dalla scorsa edizione, unanimemente definita la peggiore di sempre.
Vero anche però, che c'erano migliaia di cosplayers, accorsi in massa per la selezione italiana che assegnava il diritto di rappresentare l'Italia al World Cosplay Summit 2007 di Nagoya.
Altro dato che salta immediatamente agli occhi, evidentissimo, sono le ragazze. Sì, il numero di frequentatrici femminili è infatti cresciuto in modo esponenziale nell'arco dei soli ultimi 4-5 anni, al massimo. Non so se sono tante quanto i maschietti, ma poco ci manca. E sono certo che, per il "sorpasso", non si dovrà aspettare più di tanto. Un "fenomeno" il cui merito è tutto da attribuire ai manga: sono loro che hanno avvicinato le lettrici femminili, fornendo finalmente temi e personaggi adatti ai loro gusti e alla loro sensibilità, storie a cui potessero appassionarsi. Un dato inquietante, comunque. Perché? Be', semplicemente perché se così fosse, allora i lettori, in generale, negli ultimi 5 anni dovrebbero essere raddoppiati! E io invece, non sento nessuno in giro dichiarare un raddoppiamento delle vendite... o sbaglio? Mistero...
Ultima nota, brutta, triste, sconfortante, è il fatto che i giovani, i ragazzi tutti dai 14 ai 20 anni, guardano, comprano, leggono e s'appassionano solo ai manga. Solo manga. Il resto non c'è, come se non esistesse. I manga danno, i manga tolgono. Speriamo che crescendo...

29 settembre 2006

L'Italia...

... è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. I giovani italiani però, il lavoro lo trovano all'estero. E nel caso specifico, se vogliono fare i fumettisti, in Francia.

15 settembre 2006

Sensei Urasawa

Ultimamente, tra le decine di autori che mi piacciono, ce n'è uno che emerge in modo prepotente tra tutti gli altri, ed è Naoki Urasawa. Mi diverte, colpisce ed emoziona come nessun altro. E non sto parlando delle sue indubbie qualità di disegnatore, perché anche se adoro il suo segno, morbido, semplice e pulito come piace a me, sono doti a tutti evidenti pure a un primo sguardo veloce e distratto. Quelle che mi esaltano veramente sono le sue magnifiche capacità narrative. Un grande narratore, forse il migliore nell'attuale panorama fumettistico giapponese (perlomeno dei pochi autori che conosco). Le sue storie sono sempre ricche di idee originali, intense, appassionanti, stracolme di colpi di scena e misteri, traboccanti di personaggi veri, tridimensionali, tutti e sempre costruiti in maniera impeccabile, con una vita "vera" e psicologie complesse e sfaccettate. Ma è il suo "schema narrativo" la parte del suo lavoro che più di ogni altra mi lascia a bocca aperta. Non conta solo la bontà di una storia, ma forse, soprattutto, come la si narra, e Urasawa in questo è un fenomeno assoluto. Siete degli aspiranti sceneggiatori? Studiatevi il sensei Urasawa, e capirete cosa significhi saper raccontare. Di suo ho letto Monster e 20th Century Boys, e ultimamente, grazie all'encomiabile lavoro dei ragazzi di Tamago Translations (il cui sito purtroppo per ora è chiuso), anche la sua più recente opera, Pluto (di cui vedete qui sopra due bellissime tavole a colori che noi non vedremo mai... una delle tante cose inspiegabili dei cari amici nipponici...), adattamento di un fumetto di Osamu Tezuka, e che adattamento! Sceglietene una, non vi deluderà, perché sono semplicemente tutte una più bella dell'altra.

28 luglio 2006

Julia 94: piccolo gioiello "nascosto"

Andate in edicola e comprate Julia di questo mese. Davvero bello. Storia e disegni. Ma soprattutto, lo consiglio a tutti gli aspiranti fumettisti (e non), e in particolare a tutti gli aspiranti (e non) sceneggiatori. Un vera e propria lezione sull'arte, in questo caso sublime e raffinatissima, della sceneggiatura a fumetti. Alcune sequenze sono davvero belle e l'integrazione tra testi e disegni e formidabile. Ho usato molti superlativi e a qualcuno potrebbero sembrare un'esagerazione... ma come potrei non farlo? Qui siamo di fronte al Maestro Berardi, all'eccellenza assoluta in questo campo, e i superlativi, almeno per quanto mi riguarda, ci stanno tutti.

18 luglio 2006

Nuovo portale sul fumetto.

Il portale del fumetto e dei suoi lettori. Così recita l'occhiello di Web Strips, questo nuovo e davvero interessante sito che si propone di dare notizia di tutte le novità in uscita e fornire anticipazioni sulle future pubblicazioni (oltre a un archivio relativo a ogni volume già pubblicato). Un iniziativa lodevole che, se sarà seguita e sviluppata come ci si augura, diverrà un utile strumento tanto per i semplici appassionati quanto per gli addetti ai lavori.

16 luglio 2006

Magia...

S'intitola Wisher ed è il nuovissimo lavoro (in uscita ad agosto presso Le Lombard) del grandissimo Giulio De Vita, strepitoso autore che seguo fin da quando disegnò il suo primo Lazarus Ledd. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti... ma la sua mano resta sempre magica. I suoi disegni sono come sempre stupendi e anche la storia, scritta da un esordiente, come spunto iniziale sembra davvero intrigante. La metterò sul mio personalissimo taccuino, nella lista delle serie "potrebbe piacerti".

11 luglio 2006

Spesa intelligente

Un DVD costa. Non poco. Per chi guadagna mediamente, è una spesa difficile da affrontare. Tutto si complica ancora di più se si tratta di una serie e la spesa dev'essere quindi moltiplicata per, come minimo 5 o 6, o ancora peggio, come nel mio caso, per 12. È un sacrificio, ma a volte i sacrifici ripagano, e se come me farete la follia di aquistare la serie Ghost in the Shell: Stand Alone Complex (edita da Panini Video), state pur certi che ne sarà valsa la pena. Non rimpiangerete nemmeno un centesimo degli euro spesi per comprarla. Tecnicamente di altissimo livello, grandi idee e trame bellissime ma, soprattutto, un'infinità di spunti di riflessione su temi delicati e importanti che ci coinvolgono nel profondo, perché attualissimi, e che ci troveremo ad affrontare nel giro di pochi anni, o al massimo nell'arco di qualche generazione. Un mucchio di intuizioni, concetti, trovate... una miniera formidabile di pensieri sull'uomo, sull'identità, l'anima, la vita e la morte, Dio, ecc., ecc. L'essenza della fantascienza sublimata allo stato puro.
E il bello è che c'è ancora qualcuno che pensa che siano solo cartoni animati... povero ignorante.

Maestri dimenticati: Juan Gimenez

Tutti sapete chi è. Non ditemi che non lo conoscete, perché non ci voglio credere. Gimenez è Gimenez. Non ci sono aggettivi per definirlo e descriverlo. Io lo adoro, lo venero, soprattutto quando non fa coppia con Jodorowsky, che io, sinceramente, non apprezzo molto. Be', a beneficio di chi fosse rimasto indietro di qualche giro, vi comunico che in Francia sta per uscire il terzo volume (ebbene sì) della serie Il Quarto Potere, edito da Les Humanoïdes Associés. Lo ripeto, nel caso si pensasse a un errore: il terzo. No, dico... cicci, ma da noi? Qui siamo rimasti al primo albo! Niente, nix, rien, niet, nada? Dovrò comprarmi in francese anche questo? Anche Gimenez? (s'ode una vocina lontana) Come?! Sì???... E allora siamo proprio alla frutta.

03 luglio 2006

Letture francesi: L'idole dans la bombe

Ero impaziente di leggere questo fumetto, per vari motivi: perché adoro lo stile di Jérôme Jouvray (quello di Lincoln); ero curioso di vedere com'era questa nuova e tanto pubblicizzata (oltre che rivoluzionaria, per gli attuali standard d'oltralpe) collana della Futuropolis, chiamata 32, perché gli albi, non cartonati, sono di sole 32 pagine e con una programma di uscite annuali non inferiore a 3 o 4; e infine perché tutte le recensioni e i commenti ne avevano parlato bene.
Come inizio non c'è male, è una intrigante e divertente storia di spionaggio ambientata in un paese dittatoriale di un mondo alternativo (e allegorico), ben scritta sia nella trama che nei dialoghi. I disegni di Jouvray poi, qui secondo me sono ancora più valorizzati dalla bellissima colorazione della moglie, e li ho davvero graditi. La seguirò con interesse e ve la consiglio. Provatela (se conoscete il francese), visto che costa "solo" 4,90 euro. Tanto da noi non arriverà mai.

23 giugno 2006

Vestigi: colore pagina 2 - colour page 2

Dite cosa ne pensate della colorazione. Abbiamo bisogno delle vostre sincere opinioni, consigli ma soprattutto critiche. Sempre che troviate qualcosa da criticare, ovvio. Grazie in anticipo a chi vorrà dedicarci due minuti.

Please, tell us what do you think about the coloration. We're looking forward your advice and especially your critiques. If there are any, of course. Thank you in advance.

21 giugno 2006

Mastro Lupin

Era il titolo del mio ultimo articolo scritto per il sito di Lupin III della De Agostini. A me piaceva di più, ma tant'è. Potete leggerlo qui, e se vi piacerà, ditemelo!

09 giugno 2006

Donnell & Grace

Sono arrivato a conoscere Massimo Dall'Oglio passando per il sito del mio amico Emiliano Longobardi, e sono rimasto letteralmente abbagliato dal suo sconfinato, incredibile talento. Massimo sta per pubblicare un fumetto con la sua "etichetta editoriale" IDEAcomics, Donnell & Grace, in uscita proprio in questo mese e ordinabile presso la vostra fumetteria. Un fumetto cyberpunk (la sua grande passione) disegnato con uno stile che si ispira al tratto degli autori nipponici, ma tutto suo, maturo, assolutamente professionale, almeno quanto potrebbe esserlo quello di un qualunque mangaka medio. Io vi consiglio di dargli un'occhiata, sia perché è davvero bravo (e lo potete vedere anche voi), sia perché l'albo costa veramente poco, per essere una piccola produzione: 4,90 euro per 56 pagine, è praticamente un regalo.
Io aggiungo solo che è semplicemente sconcertante vedere uno con le sue doti e capacità "a spasso", "costretto" ad autoprodursi per pubblicare i suoi lavori.
TOK TOK. Ehi, editori, ci siete ancora?

06 giugno 2006

Mica male... - Not bad...

2.000 visite uniche in quasi 7 mesi. Quasi 10 al giorno. Un risultato che non mi sarei mai aspettato, per questo mio piccolo blog-diario di lavoro, che ho aperto più che altro per esigenze di praticità. A quanto pare, là fuori, siete un bel po' a leggermi, e questo non può che farmi piacere.
Grazie a tutti!

2,000 single contacts in almost 7 months. Nearly 10 every day. I'd never believed, but it seems there are quite a few of you out there to read me, and this is a great, unexpected pleasure.
Thank you everybody!

29 maggio 2006

Colore - Color

Come promesso, ecco a voi le prime pagine colorate. A sinistra, quella di Vestigi, colorata dallo stesso Matteo; più a destra quella di War Shots, a opera di Andres Josè Mossa.

I had promised it, and here it is the first coloured pages. On the left, the one of Vestiges, coloured by Matteo himself; on the right, the one of War Shots, realized by Andres Josè Mossa.

22 maggio 2006

Vestigi: pagina 2 e 3 - page 2 and 3

A buon punto. Devo ammettere di esser stato fortunato: i due ragazzi con cui sto collaborando ultimamente sono davvero veloci, seri, dei buoni compagni di lavoro. I due progetti sono a buon punto, finiti nell'inchiostrazione delle tavole (o quasi), entrambi già con una pagina colorata (che presto mostrerò). Un plauso a Matteo ed Elia, alla loro professionalità. Qui accanto vi presento le due restanti tavole di Vestigi. Fateci sapere cosa ne pensate.

The guys I'm currently working with (Matteo ed Elia) are very fast, serious, very good fellow workers. Both projects are nearly completed, both already with a page painted (and I'm gonna show them to you). On the left, the two other pages of Vestiges. Let me know what you think about it.

18 maggio 2006

Non solo Lupin III.

Ecco qui pubblicato il mio sesto articolo su Japanimation. Titolo, Ladri a 35mm: tutti per uno e uno per tutti. Sottotitolo, L'allegra banda di ladri, un modello vincente (entrambi ritoccati, invero). E come potete intuire, mi sono divertito a paragonare il gruppo di Lupin con altre celebri squadre criminali della storia della cinematografia. Su tutte, le mie preferite: quella de I Soliti Ignoti, e quella de I Soliti Sospetti. Buona lettura!

13 maggio 2006

Grazie, Ferdinando

Se n'è andato Ferdinando Tacconi, uno dei più grandi autori del fumetto italiano. Io ho iniziato ad amarlo da piccolo su Il Giornalino, quando ammiravo i suoi disegni senza sapere nemmeno chi fosse. Il mio piccolo, sentito ringraziamento, quello di un semplice lettore che gioiva nel vedere i suoi disegni, e un affettuoso saluto.

Ferdinando Tacconi, one of the greatest Italian artist, has just passed away. Farewell and thank you.

12 maggio 2006

War Shots: prima pagina - first page.

È arrivata la prima pagina, inchiostrata, del progetto War Shots. Ci sarà bisogno di qualche piccolo intervento (un paio di balloons da aggiungere) ma in pratica sarà questa la versione definitiva. A me piacciono molto le vignette 2, 3 e 6. A voi? Ogni commento, al solito, è ben accetto.

This is the first inked page of the project War Shots. It should be the final version, except for a couple of balloons to add in. Any comments is welcome.

03 maggio 2006

Primo in classifica

L'ultimo della lista (Magic Press), lo è solo nel titolo. Fantastico. Soldi ben spesi. Grande lavoro ai disegni di Luca Rossi, ma questo già si poteva intuire facilmente. Ciò che sorprende invece, sono i testi di Alberto Conte, che colpisce in pieno il bersaglio, per l'originalità e la forza della trama e per i dialoghi brillanti e divertentissimi. Acquisto consigliatissimo. Grande Magic Press... se di simili perle ne producesse qualcuna in più, a me non dispiacerebbe. Aspetto con ansia U.S.S., degli stessi autori, ordinato secoli fa e ahimé mai arrivato.

14 aprile 2006

Tavole e vignette - Page and panels

Ecco la prima prova della prima pagina a matita di Vestigi (Matteo Buffagni).

Here it is the first penciled page of Vestiges (Matteo Buffagni).






E qui invece un paio di vignette di studio per War Shots (Elia Bonetti).

And here a couple of rough panels of War Shots (Elia Bonetti).

12 aprile 2006

Angela

13 anni. Troppi. Sono gli anni d'assenza di Oliver Vatine dalle scene del fumetto, francese e mondiale. Un talento unico, straordinario, abbacinante (il suo L'Erede dell'Impero, è forse il miglior fumetto di Star Wars mai realizzato...), e l'averci privato per così tanto tempo della sua arte è stata proprio una brutta cattiveria. Famoso per la serie Aquablu, Vatine riprende in mano matita e pennello, e lo fa per una storia western dal titolo Angela. Qui potete trovarne un (a dir poco) succulento assaggio. Speriamo che sia solo il primo di una lunga serie di nuove opere.

13 years have passed since Olivier Vatine realized his last comic book. Too much. The amazing author of Aquablue, comes back with a western story called Angela. Here you can find a wonderful sneak peek of the book. And we hope this will be just the first of a long series of great comics.

08 aprile 2006

Nuovi studi - New sketches












Eccovi alcuni nuovi studi dei personaggi di Vestigi. Partendo da sinistra: Abi, la compagna di Oso; Bawa, anziano sciamano del Popolo dei Lambinubi; e infine un primo piano del già presentato Toka, l'antagonista. Spero vi piacciano. Ogni commento è ben accetto.

And here we are new sketches of the Vestiges' main characters. Form the left: Abi, Oso's girlfriend; Bawa, the old shaman of the Lapclouds People; and Toka, the main rival of Oso, already seen. I hope you all digs! Comments are well accepted.

28 marzo 2006

Ladies and gentlemen... Mr. Jeff Smith!

Tra i messaggi ricevuti in questi giorni, il più piacevole è stato senza dubbio quello che mi ha spedito, con mio grande stupore, il grande Jeff Smith. Chi è il Sig. Smith? Beh, non meritereste che ve lo spiegassi... ma sono buono, e a chi non lo conosce dico che è semplicemente uno dei più grandi autori di fumetti al mondo, autore di quel Bone che ha ricevuto premi e onori in mezzo mondo ed è, ovviamente, una delle mie opere preferite. Ecco la sua e-mail:

Very nice website! Many of these projects look quite beautiful, and I look forward to following their progress. Thank you for sending the link to me, I have bookmarked it!

Best,
Jeff

Up here, you can read the letter that Mr. Jeff Smith, the author of Bone, wrote me few days ago. It's a great pleasure and honour for me to receive such beautiful words, and they're an emotional boost to keep on going on this way.

23 marzo 2006

Vi presento Momot - This is Momot

Momot (termine che s'ispira chiaramente a mammut, dal francese mammouth che deriva a sua volta, probabilmente, dal russo mamot, cfr. Treccani) è il fido vestigio di Oso, mentre l'altro, più a destra, è quello di Toka, colui che sarà il principale antagonista di Oso. Chi sono i vestigi? L'idea di base viene, ovviamente, dal leggendario golem, la mitica creatura della tradizione ebraica... ma ecco a voi una loro descrizione, tratta direttamente dal dossier del progetto. Avrete modo così di verificare in che modo, e con quale bravura aggiungerei, Matteo è stato capace di trasformare e modellare le mie semplici parole in magiche, stupende immagini.

I vestigi sono imponenti esseri antropomorfi, composti principalmente di un impasto di argilla e acqua, più qualche altro minerale, inserito in piccole percentuali e, in casi particolari, a scopo decorativo. Essi sono creature semi-viventi, dotati di una forza eccezionale, ma non possiedono alcuna capacità intellettiva o auto-decisionale. Per muoversi hanno bisogno di una Voce, un "manovratore" umano, che li comandi e guidi nelle loro azioni. Questo è posto alle spalle del vestigio, all'interno di una specie di cesta chiamata "palco" che viene assicurata con delle cinghie al corpo dell'essere d'argilla; in questo modo la Voce ha una visuale ideale, può dirigere nel miglior modo il vestigio ed è ben protetto dai colpi dell'avversario. I vestigi sono accuratamente assistiti e rispettati, quasi venerati, anche se poi vengono normalmente impiegati in tutti i lavori pesanti: la coltivazione dei campi, la costruzione di opere, edifici o strutture, ma soprattutto sono i veri protagonisti dei tornei di combattimento. In queste occasioni, a scopo propiziatorio, i vestigi vengono accuratamente pitturati e decorati con disegni, fregi e colori appartenenti ai vari clan.

Momot (term ispired by the word mammoth) is the trusted vestige of Oso. The other on the right is the one owned by Toka, the main antagonist of Oso. Who are the vestiges? Obviously, the first inspiration come from the golem, the mythical creature of the jewish tradition... but here it is a brief description directly from my project dossier. In this way you'll verify how, and with which skill, Matteo was able to transform and model my simple words into magical, wonderful pictures.

The vestiges are huge anthropomorphic beings, mainly composed of a mixture of clay, water and some others minerals, inlaid in little percentage and just in some particular cases as a decoration. They are half-living creatures, with an outstanding strength, but they don't have any intellectual or self-decisional capability. They need a Voice, to move themselves, a human "manoeuver" who command and guide their actions. This last is put on the back of th vestige, inside a kind of basket called "box", which is linked to the body of the being of clay with some belt; in this way the Voice has a perfect view, can manage the vestige in the best way and he's well shielded against the rival shots. All the vestiges are carefully assisted and respected, nearly venerated, even if then they're usually used for every heavy work: the soil cultivation, the building of structures and houses, but they're especially the leading figures of the fighting tourneys. For these events, as propitiatory wish, the vestiges are accurately painted and decorated with draws, frieze and colors owned by the different clans.

17 marzo 2006

Fresco fresco

Appena pubblicato sul sito Japanimation il mio quinto articolo su Lupin III: Rubare l'impossibile. La cosa buffa è che mi ero perso per strada il quarto... Ladri, fuorilegge & Co.: sulle tracce dei colleghi di Lupin. Articoli brevi, leggeri e frizzanti che analizzano il fenomeno Lupin III in modo originale e divertente. O almeno spero. Se avrete la compiacenza di leggerli, fatemi sapere cosa ne pensate!

15 marzo 2006

War Shots

Altro progetto in fase di produzione. I disegni sono di Elia Bonetti, altro giovine di belle speranze, molto determinato, che ha avuto la bontà e la compiacenza di prestare la sua arte al servizio dei miei testi. Qui di fianco lo studio di Eneas, il protagonista della storia. Un cronista freelance impegnato a documentare la dura realtà delle missioni di Peacekeeping dei Caschi Blu dell'ONU. Altri dettagli e immagini molto presto.

Other project "in progress". The drawing is realized by Elia Bonetti. On the left, you can see Eneas, the main character. He's a freelance reporter who works to testify the rough reality of the UN Blue Helmets Peacekeeping missions.

13 marzo 2006

Vestigi - Vestiges

Ecco lo studio (con l'aggiunta di un bel primo piano frontale) colorato da Andres Josè Mossa. Il titolo del progetto è Vestigi, un fantasy atipico, sui generis, che io non definirei nemmeno fantasy ma fantastico. A me, piace. Vi sfido a dire il contrario. :)

Here it is the previous sketch coloured by Andres Josè Mossa. the project is called Vestiges, and it's, how you can see, an atypical fantasy. I like it. I dare you to say you don't like it. :)

Altri progetti - Other projects

Finalmente ho aggiornato e completato la pagina dedicata ad alcuni tra i miei passati progetti, qui. Ne manca qualcuno, per diverse ragioni, e manca ancora la traduzione in inglese per molti di essi, ma c'è abbastanza materiale per sbizzarrirsi, curiosare e, spero, divertirsi. Sulla qualità dei testi, ovviamente, non mi esprimo, ma avrete modo di verificare voi stessi il buon (se non molto buono) livello di disegno dei ragazzi con cui ho avuto il piacere di collaborare. Molti, a mio parere, già a livello professionale e degnissimi di pubblicazione. Qui di fianco, una tavola di Luigi Cavenago (lui sì, già professionista, al lavoro su Jonathan Steele) per Spacejoint. Come sempre, buona lettura.

I've finally updated the projects page, here. Sorry if at the moment I can't give you an English translation of all the projects. I wish I'll do it sooner or later. Here on the left a page by Luigi Cavenago, realized for Spacejoint.

07 marzo 2006

Daedalus Lab.

Penso che ogni commento per questo studio sarebbe superfluo, e d'altra parte faticherei molto a trovare parole adatte a descriverne le qualità. Il disegno parla da sé, ed è opera del bravissimo Fabrizio Fiorentino, ex disegnatore della scomparsa Crossgen, oggi uno dei disegnatori della Marvel, per la quale sta realizzando Doc Samson. È stato realizzato per un personaggio di Daedalus Lab., un progetto a cui tengo molto (e in cui credo molto) e che, per ora, ahimè, rimane nel cassetto. La speranza che un giorno questa storia possa prendare vita, è sempre viva. Mi auguro, come dice il buon Frezzato, che la mia speranza non sia solo un'illusione.

This is a concept art by Fabrizio Fiorentino, realized for the project Daedalus Lab. Fabrizio today is working for the Marvel Comics, on the new series of Doc Samson.

06 marzo 2006

Piacevoli letture

Due bei volumi, soldi ben spesi.
Tour de France (Vittorio Pavesio Productions), opera di quel geniaccio di nome Massimiliano Frezzato, è una specie di diario di viaggio, davvero divertente, ma anche ricco di spunti di riflessione, perché Frezzato ci svela un po' chi è in realtà, ci dà la possibilità di entrare un pochino nella sua testa e conoscere il suo modo di vedere, pensare e agire. Un bel libro per conoscere meglio un autore autentico, sincero, onesto. Un artista come pochi. Un passaggio, una frase a dire il vero, mi ha particolarmente colpito (cito a memoria, e spero di non sbagliare): "La speranza è il salvadanaio delle illusioni. E la realtà il più delle volte... è il martello". Bella.
E ora, dopo la chiusura del capitolo della saga del Maser, c'è la curiosità (davvero tanta) di sapere cosa partorirà la sua mente. Attendiamo pazientemente.


La Rose et la Croix (Soleil) è invece l'esordio (e che esordio, signori!) di Luigi Critone, autore di cui ho già parlato poco tempo addietro. E di cui si parlerà in futuro, ne sono certo, perché lui è proprio bravo. Un autore che, come vi ho già spegato, naturalmente, lavora in Francia. Già, per fortuna esistono i francesi. Disegni convincenti, eleganti, stupendamente espressivi e narrativi. Bella anche la colorazione, realizzata da un altro italiano (Lorenzo Pieri) e buona anche la storia (di Nicolas Jarry e France Richemond), ambientata nel XVII secolo e il cui protagonista è un giovane apprendista alchimista, lineare e semplice, ma ben costruita e avvincente.

Antipasto stuzzichino - Hors d'oeuvre

Questo è il primo (bellissimo) studio di Oso, il personaggio di un nuovo progetto che dovrei realizzare insieme a Matteo Buffagni, un giovine che, secondo me, è davvero di belle speranze. Il disegno, ovviamente, è suo. Segno già molto sicuro e professionale e uno stile proprio già ben identificabile e maturo. Spero solo che questa volta qualcuno non mi freghi il ragazzo prima che il progetto sia concluso! Presto altri studi.

This is the first sketch of Oso, the main character of a new project. The draw is made by Matteo Buffagni. I'll be back soon for others rough drafts.

22 febbraio 2006

Stacco. Cambio di scena

Spesso è un problema, difficile da inserire nella narrazione in modo armonioso e naturale, senza strappi, senza creare problemi di comprensione al lettore. Il cambio di scena, il salto spaziale e/o temporale, è poi doppiamente arduo da affrontare se è destinato a "cadere" a metà pagina e non si può né allungare né tagliare la scena per i più svariati motivi facendo sì che capiti, come spesso accade, al cambio di pagina, e cioè o all'ultima vignetta della pagina "presente", quella da girare, o alla prima vignetta della seguente.
Un maestro come Gino D'Antonio suggerisce di effettuare il cambio di scena non alla prima vignetta della pagina successiva, ma magari alla seconda, o anche alla terza. Ma quando capita nel bel mezzo della pagina? Ecco, quello è un problema, perché il più delle volte il risultato lascia perplessi, e la soluzione che vedete qui di fianco, adottatta dal bravo Emanuele Tenderini (presumo io... ma se necessario sono pronto a dare a Patrick Weber, lo sceneggiatore, "ciò che è di Cesare") nel suo albo della serie Œil de Jade, appena uscito per Les Humanoïdes Associés, mi sembra proprio una bellissima soluzione, se non inedita perlomeno insolita. Cinematografica, semplice, efficace. Bravo. La copierò.

31 gennaio 2006

Vive l'Italie!

Questo titolo patriottico solo per comunicare l'orgoglio e la gioia (e spero non l'invidia) con cui tutti gli appassionati di fumetti, dai semplici lettori agli autori, dovrebbero accogliere la bellissima notizia che giunge da Angoulême, il più importante festival del fumetto esistente al mondo: cioè il premio come miglior libro dell'anno ad Appunti per una storia di guerra, di Gipi. Una notizia straordinaria, di portata storica. Le più vive felicitazioni al bravo Gipi.

26 gennaio 2006

Intermezzi

È il titolo del primo volume a fumetti proposto dalla Tunué, giovane ma determinata casa editrice, specializzata in particolare nella pubblicazione di saggistica. Quattro brevi storie firmate Davide Zamberlan, lievi, sottili e delicate come le emozioni che le attraversano. Un bel libro, editorialmente ben curato e dalla confezione impeccabile.
Ho acquistato il volume sospinto dalla straordinaria promozione proposta in occasione della sua uscita: ho ricevuto il libro direttamente a casa in un bel pacchetto "antiammaccature", col 40% di sconto (!) e senza nessuna spesa di spedizione.
Prima considerazione: quanti lettori di fumetti se ne saranno accorti? Ahimè, temo pochi.
Seconda considerazione: perché case editrici ben più grandi e con mezzi economici ben più consistenti non pensano neppure a un'operazione promozionale del genere?
Io credo che li aiuterebbe ad aumentare le vendite. Magari di poco, certo, ma meglio di niente, o no? Ci si lamenta delle scarse vendite, dei pochi lettori attenti... ma provare a fare qualcosa per far crescere questi lettori, a poco a poco, con pazienza, coltivando la loro passione e stimolandoli all'acquisto, sembra proprio così brutto?
Beh, allora che non ci si lamenti più, per favore.
Se le altre case editrici italiane avessero anche solo la decima parte delle capacità promozionali e dello spirito d'iniziativa che animano la piccola, neonata Tunué, in Italia si leggerebbero più fumetti.
Appello alle case editrici italiane: guardate, prendete esempio, e imparate dalla Tunué.
Ai ragazzi della Tunué mi sento solo di consigliare una maggiore cura nella sintassi e nella punteggiatura dei dialoghi. Per il resto, attendo con curiosità e impazienza le loro prossime uscite. Lunga vita alla Tunué!

09 gennaio 2006