29 settembre 2006

L'Italia...

... è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. I giovani italiani però, il lavoro lo trovano all'estero. E nel caso specifico, se vogliono fare i fumettisti, in Francia.

15 settembre 2006

Sensei Urasawa

Ultimamente, tra le decine di autori che mi piacciono, ce n'è uno che emerge in modo prepotente tra tutti gli altri, ed è Naoki Urasawa. Mi diverte, colpisce ed emoziona come nessun altro. E non sto parlando delle sue indubbie qualità di disegnatore, perché anche se adoro il suo segno, morbido, semplice e pulito come piace a me, sono doti a tutti evidenti pure a un primo sguardo veloce e distratto. Quelle che mi esaltano veramente sono le sue magnifiche capacità narrative. Un grande narratore, forse il migliore nell'attuale panorama fumettistico giapponese (perlomeno dei pochi autori che conosco). Le sue storie sono sempre ricche di idee originali, intense, appassionanti, stracolme di colpi di scena e misteri, traboccanti di personaggi veri, tridimensionali, tutti e sempre costruiti in maniera impeccabile, con una vita "vera" e psicologie complesse e sfaccettate. Ma è il suo "schema narrativo" la parte del suo lavoro che più di ogni altra mi lascia a bocca aperta. Non conta solo la bontà di una storia, ma forse, soprattutto, come la si narra, e Urasawa in questo è un fenomeno assoluto. Siete degli aspiranti sceneggiatori? Studiatevi il sensei Urasawa, e capirete cosa significhi saper raccontare. Di suo ho letto Monster e 20th Century Boys, e ultimamente, grazie all'encomiabile lavoro dei ragazzi di Tamago Translations (il cui sito purtroppo per ora è chiuso), anche la sua più recente opera, Pluto (di cui vedete qui sopra due bellissime tavole a colori che noi non vedremo mai... una delle tante cose inspiegabili dei cari amici nipponici...), adattamento di un fumetto di Osamu Tezuka, e che adattamento! Sceglietene una, non vi deluderà, perché sono semplicemente tutte una più bella dell'altra.