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Paquet, editore svizzero misconosciuto. Almeno qui in Italia. Eppure, ogni volta che vado a curiosare sul suo
sito, vengo colto da un irrefrenabile prurito di acquistarne in blocco tutto il catalogo, fortunatamente chetato solo dal tempestivo e forzato ritorno alla lucidità e alla consapevolezza di non possedere manco una lira (figurarsi un euro). Un catalogo davvero interessante, per varietà e qualità delle opere presenti, quasi tutte di un livello grafico stupefacente; catalogo praticamente
del tutto inedito, qui da noi, se si esclude la recentissima pubblicazione sulla rivista
Brand New! (
Free Books) di due opere dello Studio Settemondi, cioè
Fantaghenna e
Teknogeo. Un editore che, stando a ciò che si può intuire dalla pagina in costruzione, sta per "allargarsi", ampliando i suoi orizzonti con l'offerta di titoli non solo di propria produzione e d'importazione orientale, ma anche aprendo nuove etichette (una dedicata ai lettori più piccoli, un'altra per titoli provenienti dagli USA). Qui di fianco, una tavola di uno degli ultimi volumi "autoctoni" appena uscito,
Sémaphore, e un titolo coreano (
qui un'anteprima) che, come potete ben vedere, è fortemente ispirato al tratto e alle passioni di un certo
Hayao Miyazaki. Niente male, vero?
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