09 marzo 2009

VESTIGI vol.2



Ecco le matite di un paio di vignette del secondo volume di Vestigi. Bellissime, stupende. Gli eserciti si preparano alla battaglia, e a me sembra di essere tornato indietro nel tempo, a quand'ero un bambino e giocavo con i soldatini dell'Atlantic, e i Lego o i Playmobil. Non ci avevo mai riflettuto coscientemente, ma se amo i fumetti e amo scriverli, forse, è proprio perché con essi in un certo senso continuo a giocare e a divertirmi, inventando sempre nuove storie e appassionandomi alle avventure dei personaggi da me creati, oggi come allora. I disegni sono di Matteo Buffagni, illustratore del dittico, a cui va quindi anche il merito di farmi sognare e divertire come un bambino.

Here we are the pencils of a couple of panels from the vol.2 of Vestiges. Art by Matteo Buffagni. And for me it's like to go back in time, when I was a child and I used to spend my time playing for hors and hours with the Atlantic figurines, Lego or Playmobil. I loved to create great adventures with this fantastic toys and today, somehow, with the comics I just make the same thing, creating world and adventures and characters.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Belle matite, capisco a cosa ti riferisci quando ti riportano indietro negli anni! Un ottimo lavoro!

lichtfus ha detto...

Wonderful job and fantastic world!

Debris ha detto...

Il libro è interessante Andrea,il suo prezzo la qualità complessiva dell'opera - di cui ho sentito parlare anche senza capitare dalle tue parti - partecipando alle liste di fumetti è ovvio che si parli anche delle anticipazioni - ...mi stupisce vivamente che non vi sia stata maggiore risonanza davvero.

144 pagine per 8,00 euro ( non scherzo) per questa qualita Non si trovano da nessuna parte.( le schifezze abbondano nel mercato)

Ed il primo costava lo stesso...

http://www.edizionibd.it/readarticle.php?article_id=98

Andrea Iovinelli ha detto...

Parli di Underskin, presumo... ti ringrazio dei complimenti e delle sacrosante considerazioni (anche se non dovrei dirlo io, magari... :p). Io però non me ne stupisco, ahimé, ne ero e ne sono cosciente.
La qualità di un libro o di un opera in generale, è l'ultimo valore di cui tener conto per "prevederne" il gradimento.